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Miei carissimi
quattro lettori,
In questo post
parleremo della forma del Corpo a Clessidra, denominata anche, Donna a Otto.
La Donna a
Clessidra è doppiamente fortunata, innanzitutto, poiché ha le due parti
del suo corpo, la superiore ed l’inferiore, naturalmente bilanciate
e il punto vita ben delineato, perciò, non vi sono sproporzioni da
riequilibrare.
E, come lessi in un
libro su questo argomento, fortunata, perché è l’unica forma del corpo che non
richiama l’idea di un frutto.
Ma non è finita qui.
La Donna a
Clessidra, non solo è formosa per natura ma con tutte le curve al punto
giusto è considerata la silhouette ideale, quella alla quale le
altre quattro cugine (Donna a Fragola, Donna a Mela, Donna
a Pera e Donna a Banana) tendono a prendere come punto di
riferimento per attenuare le loro sproporzioni.
E se accumula qualche
chilo di troppo? Distribuendoli equamente un po’ su tutte le sue curve
non si noteranno molto anche perché il suo elemento caratterizzante, il punto
vita, rimane in ogni caso delineato.
Se potessimo fare un
piccolo salto nel tempo potremmo vedere che
questa forma del corpo era già nota come silhouette ideale, e
quindi molto di moda, in Europa e nell’ America del Nord sin
dalla fine del XVIII secolo, e lungo tutta l'epoca vittoriana.
Veniva indicata non
come forma a clessidra, bensì come donna con il “vitino da vespa”,
ossia una circonferenza che non superava i 40 centimetri, in contrasto con la
larghezza della gonna.
Ma ovviamente, non
tutte le donne venivano dotate dalla natura del tanto desiderato vitino
da vesta, perciò, le fashioniste del tempo ricorrevano a
reggiseni modellanti ma, soprattutto, ai famosi corsetti rigidi,
rinforzati da stecche di balena o metalliche, al fine di creare l’effetto di
un seno e di fianchi più floridi, a seguito del costringimento del punto
vita.
L’effetto veniva,
così, ottenuto ma, non con poche conseguenze.
Innanzitutto, sul comfort delle donne del tempo. I
corsetti comprimevano le costole inferiori obbligando chi lo indossava ad una
posizione innaturale rendendola inadatta allo svolgimento di qualsiasi
attività, ludica e lavorativa. Nonché, poi, sulla salute delle suddette,
poiché il costringimento dell’addome provocava lo spostamento degli organi
interni verso il basso.
I corsetti, e di
conseguenza il vitino da vespa, agli inizi del XX secolo caddero in un periodo
di oblio sino a tornare in auge, alla fine degli anni ’40, grazie,
anche, alla collezione di Christian Dior – New Look - del 1947, ispirantesi ad una femminilità
sofisticata ed elegante. Tale collezione era caratterizzata da ampissime e
fluttuanti gonne che accarezzavano i fianchi sinuosi, da spalle tonde
e, ancora una volta, da una vita sottile. Dior contribuì non poco alla
presa di coscienza, da parte delle donne dell’epoca, della femminilità legata
alle proprie forme del corpo, dopo i decenni di austerità, anche nelle linee
sartoriali, a cavallo delle due guerre mondiali.
Questa rinnovata
enfasi per la femminilità e per, nuovamente,
il corsetto, liberatosi, però, dalle rigide stecche e sempre più elastico e
leggero, e ora chiamato guêpière, dal francese guêpe, vespa, perdurò
sino alla fine degli anni ’50. E il vitino da vespa trovò nelle grandi dive
quali Marylin Monroe, Liz Taylor, Sophia Loren, Gina Lollobrigida le
sue testimonial ideali.
IDENTIKIT
● Le spalle sono della
stessa ampiezza dei fianchi
● Il torace ampio
● Il punto vita è sottile e delineato
● I fianchi sono sinuosi
● Il sedere è pieno
● Le cosce sono formose
● I polpacci possono essere
snelli oppure pieni come quelli della cugina Donna a Pera
● Il fisico dà
generalmente l’idea di essere florido, burroso.
● Indossa, generalmente la stessa taglia sia per
la parte superiore che per la parte inferiore del suo corpo.
SONO UNA DONNA A
CLESSIDRA SE:
Quando aumento di qualche chilo il grasso in eccesso si distribuisce in modo uniforme su tutte le mie
curve, anche su spalle e braccia ma lasciando definito il punto vita,
regalandomi, così, una silhouette ancor più sinuosa e non troppo
appesantita.
LA DONNA A CLESSIDRA
STANDARD
È la Donna a
Clessidra, di nome Carlotta, che prenderemo in considerazione
come tipologia media.
Dal un punto di vista della Proporzione
Orizzontale:
- È alta 1,65/1,70 m.
- Indossa una taglia 44/46 per la parte inferiore
del corpo e una taglia pressoché uguale per la parte superiore,
- Ha una coppa C, D di seno,
- Il torace abbastanza largo, porta una taglia
40/42,
- Braccia, piene,
- Vita, ben delineata,
- Pancia, se c’è, ricorderà, come quella di sua cugina Donna
a Pera, un palloncino semisgonfio posto sotto l’ombelico
- Sedere, pieno e sporgente, comunemente chiamato “a
mandolino”
- Fianchi, arrotondati,
- Cosce, tornite,
- Polpaccio, pieno, ma in linea con il
resto del corpo. (Solo se la Donna a Clessidra sarà ingrassata molto,
questo ricorderà un po’ la forma a “salsicciotto”)
- Caviglie, non sottili.
Dal un punto di vista della Proporzione
Verticale:
La metà superiore del
corpo - il suo busto - è
proporzionata alla sua metà inferiore – le sue gambe.
ESEMPI DI DONNE A
CLESSIDRA
SUGGERIMENTI PER CREARE L’EQUILIBRIO VISIVO:
La Forma A Clessidra, come abbiamo più volte già
detto, tra le 5 forme del corpo è quella più proporzionata nelle sue misure,
quella alla quale tutti gli stilisti si ispirerebbero nel creare i vestiti per
la loro donna ideale. Peccato che poi, per esigenze di mercato, taglino e
cuciano abiti, quasi esclusivamente, per la Donna a Banana. In ogni
caso, essendo la più equilibrata da un punto di vista verticale – la parte
superiore del corpo è proporzionata alla parte inferiore - non ci sono molti
consigli da dare se non alcuni accorgimenti per enfatizzarlo,
se questo effetto ad 8 piace oppure per smussarne leggermente la
sinuosità se, invece, si preferisce maggiormente un’immagine di sé più
longilinea.
IN GENERALE
Non
disdegnate:
- Per la Donna
a Clessidra i migliori investimenti nel campo dell’abbigliamento non
possono che essere abiti e accessori che ne mettano in risalto questa
proporzione, cercando di mantenere, ogni volta, la vita stretta e delineata
come punto focale dell’intero outfit.
- Indossate sempre un buon reggiseno per sottolineare ancor di
più le vostre curve e definire ulteriormente la vita. Non c'è niente come un buon
reggiseno per sollevare la linea del busto conferendovi un punto vita ancor più
definito.
- Scegliete indumenti in tessuti morbidi che accentuino,
sfiorandole, le vostre curve. Maglieria leggera, abiti in seta o in cotone
costituiscono certamente delle ottime scelte per voi.
- È importante anche che il capo che indossate
nella parte superiore si adatti perfettamente alla linea delle vostre
spalle. Nel caso in cui, questa, dovesse essere cadente, bhè, ne
risentirebbe tutto l’outfit meticolosamente costruito, risultando sciatto e
trasandato.
Cosa
evitare:
- Evitate di indossare abiti ed, in generale, un abbigliamento
che non sia perfettamente della vostra misura. Maglie, top ampi
ed informi non faranno altro che dare l’impressione di essere più “larghe” del
reale. Così come pantaloni, gonne più strette del dovuto, allo stesso modo,
daranno un’idea di voi più “pesante” di quanto non sia realmente.
- Cercate di non indossare camicie fuori dai pantaloni o dalle
gonne.
- Fate grande uso, ma intelligente, di cinture.
Se avete il busto corto, seppur la vita stretta, una cintura larga non farà
altro che accorciare, ancor di più, la percezione della parte alta del vostro
corpo.
- Sarebbero da evitare, ancora, tutti i reggiseni a fascia o senza
spalline oppure quelli a triangolo, necessitando il vostro seno
florido di buon sostegno che tali modelli non sono in grado di soddisfare. Così
come, sono da evitare i reggiseni push-up e quelli imbottiti, semplicemente perché non c'è bisogno di sottolineare il busto!
SE VOLETE ENFATIZZARE
L’EFFETTO A 8
Non disdegnate:
- Se dotate di un decolté florido e di un collo lungo
preferite le scollature a V, per esaltarlo ed allungare
visivamente tutta la silhouette oltre che, per attirare proprio
l’attenzione sul vostro punto vita stretto.
- Vi donano i trench, chiusi in vita con la
cintura, oppure i cappotti detti a vestaglia, senza bottoni e chiusi
in vita, anche questi, da una cintura, vanno bene di qualsiasi
lunghezza – ma un occhio alla vostra altezza lo butterei in ogni caso – oppure i
cappotti classici con abbottonatura centrale della lunghezza al ginocchio.
Fate attenzione, però, che non siano doppiopetto, questo è un modello,
per voi, da bandire.
- Se non siete troppo burrose potreste provare dei pantaloni semplici,
senza ornamenti con la gamba leggermente larga ma a vita alta. Questo
dettaglio metterà l’accento sulla linea dei fianchi ma la linea semplice del
pantalone non vi farà apparire falsamente in sovrappeso.
Indossate pure in tutta tranquillità gonne voluminose e a ruota
oppure gonne a tulipano, poiché sono in grado di enfatizzare ancor di
più la vostra vita sottile. Così come vi donano molto le gonne a
matita.
- Tutti gli abiti e le gonne in wrap
style sembra siano state creati appositamente per voi e per la vostra
figura. Questa tipologia di abiti aderisce bene in vita, sottolineandola senza dare ulteriore volume al busto. Indossateli
senza esitazioni.
Cosa evitare:
- Un abbigliamento
in tessuto rigido e dalle forme eccessivamente costruite e di
design che non “abbracci” le linee del vostro corpo.
- Di indossare abiti a trapezio oppure in
stile impero o ancora abiti voluminosi e che cadano dritti,
senza seguire la linea della vita. Così come le tuniche a sacco o le
bluse troppo larghe. Creerebbero uno spiacevole effetto boxy
che vi darebbe un’area troppo quadrata e goffa.
SE VOLETE SMUSSARE LE SINUOSITÀ DEL CORPO:
Non disdegnate:
- Preferite un abbigliamento in colori monocromatici, per entrambe le
parti del corpo. Colori differenti e soprattutto chiari per la parte inferiore
non farebbero altro che regalarvi, quale effetto ottico, qualche chilo di
troppo, in realtà inesistente.
- Abiti con linee verticali o cuciture che vanno idealmente dall’alto verso il basso
aiuteranno la linea dell’occhio a creare una silhouette maggiormente slanciata e meno curvy.
- È certamente una buona idea quella di tenere la giacca non abbottonata.
Il profilo aperto della giacca creerà su di voi un effetto snellente ed
allungante. Inoltre, se la giacca è sagomata e si adatta alle vostre forme,
seppur aperta, continuerà ad avere una perfetta vestibilità.
- Scegliere scarpe che riescano a slanciare la vostra figura come
quelle dotate un leggero tacco, oppure le peep toe o open toe
e preferitele in colori non troppo contrastanti con il resto della gamba.
L’effetto allungante è garantito.
Cosa evitare:
- Fate attenzione ad indossare abiti con ruches, paillettes,
fiocchi e altri fronzoli, soprattutto nella zona attorno al seno ed ai
fianchi. La linea del vostro corpo è già sufficiente ad attirare l’attenzione
altrui.
- Vietate i
colli alti e le scollature poco profonde, quali quelle a barca
oppure a madonna. Preferite, invece, le scollature a V e quelle
quadrate.
- Le giacche a doppiopetto o non sagomate sul vostro busto. Vi conferirebbero un’aria boxy.
- Evitate i
jeans con le tasche sul sedere oppure le camicie con le tasche sul seno,
a maggior ragione se dotate di flap.
Avete ulteriori
suggerimenti su come migliorare ulteriormente la silhouette della Donna a
Clessidra?
xoxo
M.Agatha
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Ps:
Era mia intenzione scrivere la risposta al commento di Anna Venere in risposta al suo - vedi sotto - ma il sistema di blogspot non me lo ha permesso.
Miei
carissimi quattro lettori,
Rientrare a casa dopo un breve periodo di assenza, controllare What’s Happening, Cate? e leggere il commento lasciato dalla blogger Anna Venere mi ha molto amareggiata e delusa non piacendomi per il contenuto ma soprattutto per l’approccio. Le parole quando di usano si devono conoscere e ponderare, e si devono utilizzare a mò di spada sguainata solo in ultima analisi dopo averne valutato la reale fondatezza. Non ultimo, non si urla in casa altrui se non si conosce neppure il padrone di casa.
Ma subito aggiungo che comprendo benissimo le ragioni
della titolare di Moda per Principianti, una blogger genovese che dedica
energie e dedizione alla materia delle forme del corpo da molto più tempo di me
e che spesso si vede replicato il suo lavoro su altri siti. Caso celebre quello
intercorso con i famosi imagine
consultant Murr. (Ho saputo della vicenda navigando su Amazon).
Penso
anche che le creazioni partorite dalle nostre idee portino con sè sempre e
ovunque l’impronta molto personale dell’autore e questo torna utile per due
ordini di ragioni: Innanzitutto divengono meritevoli di tutela giuridica. Ma
anche senza voler ricorrere a strumenti legali così estremi, queste, quando
veramente originali parlano in nome dell’autore stesso non necessitando che
questi vada, nel caso vengano illegittimamente copiate e utilizzate, di luogo
in luogo a difenderle. (A meno che non vi siano forti interessi economici da
salvaguardare, mi riferisco sempre ai Murr).
Perciò
mi sento di consigliare alla blogger Anna Venere, soprattutto per stressarsi
meno, di tranquillizzarsi poichè, a mio avviso, il lettore che dovesse passare
da un sito e vedesse un suo post, lì, copiato totalmente o parzialmente ma
sbandierante una paternità non veritiera, la sua mente, credo, comunque sarebbe
ricondotta all’autore originale, soprattutto se l’autore originale riscuote una
certa visibilità in materia proprio come Anna Venere e il plagiatore coprendosi
di ridicolo.
Tutto
questo per dire che la prima ad essere contraria a qualsiasi forma di plagio di
articoli altrui sono proprio io. Il copia e incolla del lavoro degli altri
sminuisce sia come credibilità che come professionalità. E ovviamente non miro
a nessuno dei due risultati.
Ma
c’è un aspetto, a mio avviso che necessita di un piccolo chiarimento.
Le
variazioni delle forme del corpo non sono state create da Anna Venere, come lei
afferma nel commento sopra. Intendendo dire con create che la tipologia di
donna variata non esistesse prima che facesse la sua apparizione sul blog di
Moda per Principianti e che non debba esistere oggi in nessun altro luogo se
non nella misura in cui questa sia stata plagiata. Così non è e suppongo che la
stessa Anna Venere ne convenga. Lo scenario straniero, soprattutto
anglossassone e francese è pieno delle variazioni delle 5 forme canoniche ma
ritengo che se conoscessi il cinese o l’arabo le troverei anche nei blog di
Pechino e Beirut.
Trinny
e Susannah, ad esempio, già nel lontano 2007 nel loro libro intitolato “The
body shape bible” hanno preso in considerazioni ben 12 forme del corpo. Cinque
di queste sono le standard ma le altre 6 sono delle variazioni alle prime.
Invece che del termine variazione, a volte, si parla
di forme secondarie, forme subordinate, forme derivate ma il concetto è sempre
lo stesso. E poi, un po’ ovunque, si può leggere di donne a 8 variazione
formosa della clessidra standard oppure a X - la donna a clessidra con la vita
strettissima - donne a V, donne a A, donne ad “H”, variazione della donna
chiamata ad “I” – la nostra donna a Banana, ma nella versione di donna
imponente. Donne a leccalecca, donne a gruccia, donne a cucchiaino, a birillo.
Ogni blogger, nel mondo, ha dato sfogo alla propria immaginazione.
Quindi,
le 5 forme del corpo e le indefinite variazioni di queste sono tutt’oggi
concetti notori, di dominio pubblico nel panorama dei blog di moda e che si
stanno sempre di più ampliando nella casistica e approfondendo nell’analisi.
Per
questo motivo in nessun post ho mai affermato la titolarità, l’aver io
inventato, la donna estate, la donna inverno profondo come la donna a clessidra
e né tantomeno le sue variazioni. Altre prima di me ne hanno parlato e
certamente altre prenderanno questi concetti e, chi più chi meno, li
interpreterà a modo proprio. Non ho inventato io le forme del corpo e le
variazioni ma ritengo neppure la blogger Anna Venere.
Fuori
da qualsiasi dubbio è che Anna Venere, sia stata, invece la prima blogger in
Italia ad aver introdotto nel suo sito questi concetti e di averne fatto, con
simpatia e professionalità, il suo cavallo di battaglia. Le ha, a modo suo,
interpretate forse ampliate rispetto a quanto esistente al momento
dell’apertura del suo blog, certamente analizzate in profondità dedicando a
queste molto tempo e dedizione e finendo per legare in modo forte il suo nome a
questi concetti. Ecco perché in questa sede non mi sento proprio di volerle
dare addosso, capendo benissimo, come ho già detto, la sua posizione, quella di
una blogger che dedica ad una materia tempo e dedizione e vede continuamente
copiato il suo lavoro.
Quello
che però a mio avviso differenzia un qualsiasi post da un altro per poter
parlare di plagio ma anche di mera scopiazzatura è, innanzitutto, la struttura
narrativa, la sequenza degli argomenti trattati, l’uso delle immagini a
chiarimento dei concetti e non ultimo il processo cognitivo cioè l’elaborazione
mentale utilizzata che porta a quanto esternato poi e che io in ciascun post sulle
forme del corpo ho sempre cercato di spiegare largamente e anche con dovizia di
particolari sul come vi sarei giunta. Se avessi copiato non dovrei avere un mio
personale e identificabile processo cognitivo ma solo un patchwork di frasi.
Infatti,
posso affermare che nel tempo grazie non solo alla letture di alcuni manuali
delle principali guru del settore ma anche all’analisi sul campo delle forme ho
potuto farmi un’idea di queste molto molto personale, con dei presupposti di
elaborazione, criteri di valutazione e conclusioni che nella mia mente
avrebbero dovuto inequivocabilmente caratterizzare il tutto come frutto di una
mia visione soggettiva. Evidentemente non sono stata abbastanza chiara a
rendere tutto ciò anche sulla carta.
Per
questo motivo colgo proprio questo momento di riflessione per apportare
celermente tutte quelle modifiche necessarie al fine di evitare qualsiasi
dubbio di sovrapposizione di contenuti. La prima ad avere interesse che il mio
lavoro di analisi – anch’esso frutto di tanta dedizione e passione - non sia
considerato una copiatura dei post di Moda per Principianti come la copiatura
di qualsiasi altro autore sono proprio io.
E a riprova del fatto
che comunque i miei articoli non siano mai voluti essere, per aspetto estetico
e per sviluppo del contenuti una forma di plagio di nessun post altrui lascerò
l’ultimo degli articoli dedicato alla serie – quello sulla donna a banana -
visibile on line e invece provvederò a lavorare immediatamente su una più
precisa e univoca caratterizzazione a mio favore dei primi quattro.
Nuovamente,
xoxo
M. Agatha
Sono una donna confusissima sulla sua forma... una volta ero convinta di essere una donna banana, perchè tutti mi han sempre detto beata te che sei magra, beata te che puoi metterti di tutto... però ho sempre avuto il fianco... Non riesco a identificarmi a pieno in nessuna delle forme che elenchi... L'unica che escludo assolutamente è quella a fragola... poi penso di non essere nemmeno una banana perchè comunque le mie forme le ho... la mela la escluso perchè pur avendo le gambe slanciate ho la forma delle anche e dei fianchi e un punto vita non molto segnato ma cmq presente... poi non ingrasso molto e quando prendo quei pochi kili si distribuiscono.. Nella figura a pera non mi ci ritrovo molto... perchè ho si i fianchi ma le gambe sono abbastanza slanciate, i polpacci non sono grossi, la vita e il torace non sono particolarmente più stretti dei fianchi... mi vedrei quasi come una clessidra... ma non sono molto formosa... e ho il punto vita solo accennato... :/
RispondiEliminaCiao anonimo,
RispondiEliminadalla tua descrizione escluderei anche io donna a mela, pera e fragola. Molto probabilmente potresti essere una donna a banana - ne hai tutte le caratteristiche, gambe slanciate, non ingrassi e se ingrassi distribuisci i Kg un po' dappertutto, punto vita non segnato ma nella variante un po' più curvilinea della forma a 8, Brigitte per intenderci :) e non Beatrice.
Oppure potresti essere una donna a clessidra poco formosa, Colette. In ogni caso che le caratteristiche della donna a clessidra dovresti continuare ad averle, perciò cassa toracica ampia pur con poco seno, polpaccio tornito per quanto magro, sedere sporgente e non piatto. è così? fammi sapere
Se vuoi potresti inviarmi una tua foto in costume per avere delle ulteriori conferme sulla donna a banana curvilinea, Brigitte, come io credo. :)
a presto
io fino a poco tempo fa credevo di avere un fisico a pera e invece mi sbagliavo!!! Ho un fisico a clessidra. Vita stretta, spalle e bacino della stessa ampiezza....Bhe...che dire sn molto fortunata
RispondiEliminaSì, anonimo, sei molto fortunata :) soprattutto perché anche ingrassando di qualche chilo - solo qualche - difficilmente si noteranno ;)
EliminaSai cosa ti succede adesso? Ti succede che io ti denuncio per plagio perchè le forme variate le hai COPIATE TUTTE DA ME!!!! E le ho inventate tutte io!
RispondiEliminaAvete entrambe un bel blog... nessuna ha copiato l'altra, entrambe scrivete cose tratte da idee e modelli che sono stati creati da altri, basta fare una ricerca su internet. Con questo commento ti sei ridicolizzata e basta. Io personalmente non leggerò più nulla dal tuo blog, le persone arroganti non mi piacciono e quelle minacciose ancor meno.
EliminaAnonimo, anonimo, perché sei tu anonimo? ;) Comunque grazie per le tue parole di sostegno, mi fanno davvero molto piacere.
EliminaIn ogni caso ritengo che Anna in questo commento non sia stata arrogante o almeno se lo è stata è stata spinta dalla stanchezza. Davvero all'inizio del suo blog le riviste facevano man bassa dei suoi articoli - con un banale copia e incolla - senza dirle nemmeno grazie. E così ha iniziato una sua campagna di salvaguardia andando di sito in sito a difendere ciò che riteneva fosse suo...ma con il mio blog ha sbagliato di brutto. Non voglio copiare proprio nessuno e se ve ne dovessi dare - anche in futuro - solo l'idea, notificatemi l'articolo che provvederò immediatamente a modificare o a cancellarlo. Ma si deve trattare di copiatura e non trattare a modo mio un tema di dominio pubblico.
No M. Agatha tu sei troppo gentile. Stanchezza o non stanchezza non ci si comporta come ha fatto lei. Sono d'accordo con anonimo.
RispondiEliminaGiulia
Sono molto confusa a capire la forma del mio corpo. Ho le spalle larghe quanto in fianchi e il punto vita comunque abbastanza pronunciato. Tendo ad accumulare il grasso soprattutto al di sotto dell'ombelico anche se faccio fatica ad ingrassare. Ho il seno piccolo (porto una seconda) ma il torace ampio e i fianchi ben delineati con il sedere abbastanza sporgente. Che forma sono?
RispondiElimina
EliminaCiao Martina,
Come dico sempre è un po’ difficile capire una forma del corpo da una semplice descrizione senza poterti vedere dal vivo o in una foto.
Comunque in modo approssimativo direi che potresti essere di base una Pera (poiché ingrassi, quando ingrassi, nella parte inferiore) ma con molte caratteristiche della forma a Mela Ovale, quella con poco seno (spalle uguale ai fianchi, torace voluminoso poco seno)
Perché?
Perché forse da adolescente hai fatto qualche tipo di sport che allarga la parte superiore?
O forse, molto più probabilmente, perché la tua mamma, papà o nonni sono forme a Mela?
Ti consiglio di leggere i miei post sulla Teoria delle Forme Migrate,
(http://www.whatshappeningcate.com/search/label/La%20Teoria%20delle%20Forme%20del%20Corpo%20Migrate)
dove cerco di spiegare proprio come non si sia quasi mai una forma del corpo assoluta – 100% pera o 100% mela ma per tutta una serie di motivi quali eredità, attività sportiva, costituzione, diete, possiamo essere un bel mix.
Capire questo ci aiuta a capire meglio la nostra forma del corpo attuale.
A me, da quello che dici, sembreresti un mix tra queste due forme.
Tutto sta a capire a che punto ti collochi sulla linea che unisce la forma a pera a quella a mela.
Cioè, cosa predomina? La parte inferiore a pera o quella superiore a male ovale?
Potresti essere una pera dalle spalle un po’ più larghe oppure una mela con i fianchi e punto vita delineato.
Inoltre se poi queste due parti sono equilibrate, ti collochi esattamente a metà della linea tra pera e mela – come sembreresti affermare – potresti apparire come una clessidra non troppo burrosa e con poco seno ;) e quindi comportarti di conseguenza ;)
Fammi sapere se ti sono stata di aiuto ad una tua futura personale analisi, sulla base di una semplice descrizione
Come dico sempre, non è importante rientrare perfettamente nella descrizione di una forma delineata nelle sue caratteristiche da altri ma che forma più di altre tendiamo noi a seguito di una nostra personale analisi.
Un abbraccio