Miei
carissimi quattro lettori,
In un
passato post, quello dedicato alla Proporzione Orizzontale del Corpo, abbiamo introdotto come il concetto di bellezza umana – maschile e femminile – sia legato
al concetto di proporzione e armonia
e di come l’Università di Austin, in Texas, restringendo ancor di più il campo
di analisi al genere femminile, abbia affermato che la Forma a Clessidra sia la
più desiderata tra le 5 forme del corpo esistenti, in virtù proprio delle
sua armonia, orizzontale e verticale.
COSA SIGNIFICA PROPORZIONE
VERTICALE
Per Proporzione Corporea Verticale si intende l’armonia,
l’equilibrio tra la parte
superiore del corpo – il tronco - e la parte inferiore – le gambe.
QUALE È LA SUA RILEVANZA PER LA NOSTRA IMMAGINE ?
L’equilibrio tra la parte superiore e
quella inferiore del corpo, che scaturisce dalla sua corretta applicazione, contribuisce a far sembrare l’intera figura più armoniosa e, pur non essendo una
questione di peso o di altezza, a farla sembrare maggiormente leggera e slanciata.
LA TEORIA
SULLA PROPORZIONE VERTICALE DI LEONARDO DA VINCI
(L’Uomo di Vitruvio è una celeberrima rappresentazione di
Leonardo Da Vinci delle proporzioni ideali del corpo umano. Esso dimostra come un corpo
perfettamente equilibrato possa essere armoniosamente inscritto nelle due
figure geometriche simboleggianti a loro volta la perfezione divina, il cerchio
e il quadrato.)
Il concetto di proporzione – sia
verticale che orizzontale – è molto familiare
al mondo dell’arte già da tempi remoti.
Leonardo da Vinci, artista
e ingegnere del rinascimento fiorentino, sviluppò una teoria, a sua volta ripresa da Vitruvio, artista dell’antica Roma,
in base alla quale ogni corpo umano, che
si voglia asserire di proporzioni bilanciate,
- dovrebbe essere alto 8 volte la misura
della sua testa e
- ciascuna sezione del suo corpo, se suddiviso
in 8 parti, avere una misura pari a
quella della sua testa.
Le 8 parti del corpo umano, secondo
la suddivisione di Leonardo:
1. Dalla
sommità al mento (altezza della testa)
2. Da
sotto il mento ai capezzoli (mezzo busto)
3. Dai
capezzoli al naturale punto vita
4. Dal
punto vita al punto di rottura delle gambe (il punto in cui il corpo si flette in avanti)
5. Dal
punto di rottura delle gambe alla mezza coscia
6. Dalla
mezza coscia alla caviglia
7. Dalla
caviglia al mezzo polpaccio
8. Dal
mezzo polpaccio alla base del piede
Ovviamente,
solo una piccola parte della popolazione mondiale può vantare queste misure così
perfette poiché la maggioranza delle
persone presenta misure non proporzionate tra loro.
Una sproporzione molto comune riguarda
l’intera parte superiore del corpo -
dalla sommità della testa al punto in cui il corpo naturalmente si piega in avanti,
definito punto di rottura delle gambe - e l’intera parte inferiore del corpo – dal punto di rottura delle gambe sino
alla base dei piedi.
Frequentemente,
potrà succedere che una delle due parti sia, infatti, proporzionalmente più o meno lunga rispetto l’altra.
LE 3 REGOLE AUREE
PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE
LA PROPRIA PROPORZIONE VERTICALE ?
Perché, nel caso in cui dovessimo scoprire di non
aver un corpo perfettamente armonico, per esempio il nostro punto vita è
troppo alto oppure le nostre gambe sono proporzionalmente più corte rispetto la
misura del nostro busto, sarà abbigliamento
che indosseremo a venirci in aiuto.
In che modo?
Con le lunghezze delle
gonne e dei cappotti, con le misure
delle maniche di bluse o camicie o ancora con la lunghezza dei top sui nostri
fianchi.
Infatti, le lunghezze altro non sono che delle linee
orizzontali e queste sono in grado
di creare sul nostro corpo degli strepitosi
effetti ottici.
EFFETTO OTTICO
Come si può notare in questo esempio le
3 ragazze appaiono più lunghe di busto o di gambe - nei limiti della mia grafica ;) - a secondo di dove è posizionata la riga orizzontale di rottura
della verticalità dell’immagine, facendole apparire più corte o troppo slanciate ma in una sola zona del loro corpo.
Sarà sufficiente, però, creare una riga orizzontale, posta in modo centrale sulla figura, che tutte
le ragazze sembrino con una parte superiore proporzionata rispetto quella
inferiore, riequilibrando, così, l'armonia generale della loro conformazione.
É ovviamente solo un effetto ottico
poiché tutte e tre le ragazze hanno la medesima altezza e uguale peso (larghezza).
COME CONOSCERE LA PROPRIA
TIPOLOGIA DI PROPORZIONE VERTICALE
Sapere che tipo di rapporto intercorra tra la parte superiore e quella inferiore
del nostro corpo o se il nostro punto vita sia alto o basso ci aiuterà a capire con più facilità a quale delle tre grandi categorie si appartenga
e conseguentemente, con il corretto
aiuto delle lunghezze dei capi di abbigliamento che andremo a scegliere, contrastare, se necessario, l’effetto ottico prodotto dalla nostra
costituzione.
Vi sono tre diversi approcci:
1) L’APPROCCIO VISUALE
In una stanza invasa dalla luce, dinanzi ad uno
specchio, di quelli alti da terra,
con indosso solo la biancheria intima,
basterà porsi in posizione perpendicolare ad esso, in modo da riflettere
la figura del corpo di lato e non nella sua larghezza.
Successivamente, individuare, facendo
affidamento solo sul nostro occhio, innanzitutto, il punto di rottura delle
gambe, dove cioè il corpo si flette in avanti, e poi le due sezioni
verticali, superiore e inferiore del corpo.
Fatto ciò, cercare di capire se vi è una
di queste due sezioni predominante sull’altra o se, al contrario, siano
equilibrate.
In base al risultato ottenuto potremmo avere, per
ognuna delle 5 Forme del Corpo, una delle seguenti combinazioni:
1 Busto Lungo ma Gambe Corte
2 Busto proporzionato alle Gambe
3 Busto Corto ma Gambe Lunghe
2)
L’APPROCCIO METRICO
Armate di metro, possibilmente quello
rigido, di legno, e con l’aiuto necessario di un’altra persona, misurare le
due sezioni del corpo, dalla testa al punto di rottura delle gambe e da qui ai piedi.
Quale risulta
essere più lunga, la parte superiore o inferiore? O sono bilanciate?
3)
L’APPROCCCIO FOTOGRAFICO
Ponete la
macchina fotografica su un piano che risulti essere all’altezza dei vostri
fianchi e ad una
distanza di 3 metri massimo 4 da voi.
É importante che siano rispettate ambedue
questi accorgimenti altrimenti la foto che otterrete falserà la vostra reale
proporzione.
Una volta
scattata la foto e stampata su un foglio, con righello alla mano, misurare le due
sezioni, superiore e inferiore.
Ulteriori due
Regole Auree:
Nei prossimi
post, dedicati a questa serie, analizzeremo le diverse combinazioni di Proporzione Verticale che potranno
verificarsi,
1. Gambe Lunghe e Busto Corto
2. Gambe Proporzionate al Busto
3. Gambe Corte e Busto Lungo
e come ovviare alle sproporzioni grazie all'aiuto dei nostri capi di abbigliamento.
Voi sapete già
che tipo di Proporzione Verticale il vostro corpo abbia o dovrete aspettare i
prossimi post per scoprirlo?
xoxo
M.Agatha
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Sembra pure divertente! Istruzioni chiarissime...domani mi armerò di righello e macchina fotografica! Dopo, M. Agatha, credo proprio avrò bisogno di un aiuto per mettere insieme la proporzione verticale con quella orizzontale e - magari! - avere la palette con i colori adatti al mio tono/sottotono/sopratono. Troppo??
RispondiEliminaLo è, lo è, Stefy, divertente!
Eliminaè come comporre un bellissimo puzzle dove ogni tassello ci insegna qualcosa di noi :) No, non è chiedere troppo.
Grazie M. Agatha ho appena scoperto di essere una banana con le gambe corte. Ecco perché anche se sono magra le mie gambe sembrano sempre grosse. Se ho capito bene allora potrei avere la forma di una banana che è migrata verso la pera giusto?
RispondiEliminaGiusto Luigia,
Eliminaè esatto oppure potresti essere una banana che è migrata verso una clessidra. Dipende da come il resto del tuo corpo è proporzionato.
Ma comunque hai capito perfettamente come funziona il principio della Migrazione delle Forme del Corpo ;)